martedì 6 agosto 2013

Colleghi ciclisti di Salvador, speriamo cominci a muoversi qualcosa...



La situazione attuale a Salvador


Ad oggi Salvador possiede 16,2 km di pista ciclabile, la maggior parte situata nel lungomare dai quartieri Pituba a Piata; naturalmente si tratta di una delle zone "nobili" della città, con un lungomare curato, che, soprattutto alla sera, diventa frequentatissimo dagli sportivi a piedi, di corsa e in bicicletta. I ciclisti che si avventurano quotidianamente sulle strade (non quelli che ci vanno una volta a settimana) sono 20mila. Incentivi all'uso della bicicletta come trasporto alternativo? Nulla, da nessuno schieramento politico. Come se la città non fosse abbastanza congestionata, aumenta sempre di più il numero di automobili, continuano a circolare autobus inquinanti, per non parlare di camion e moto che emettono fumi irrespirabili, chiaramente fuorilegge. La metro ancora non esiste. Sarebbe una soluzione ecologica e salutare per i tanti sovrappeso e obesi che ci sono qui. E sarebbe anche un aiuto per le fasce di popolazione più deboli. Una ricerca del 2009 ha infatti mostrato che la maggior parte dei ciclisti di Salvador non ha reddito o guadagna un salario minimo. Sarebbe quindi importante affiancare alle principali arterie urbane una "ciclovia", dal momento che gli automobilisti baiani non sono certo fra i più prudenti del mondo: è del tutto assento un minimo senso di rispetto verso pedoni e ciclisti, valendo la legge della savana, cioè "il più forte domina".


La noncuranza dei politici
Persino le poche leggi a favore dei ciclisti non vengono attuate, causa la noncuranza dei politici. Esisterebbe infatti una legge municipale del 2011 che obbliga centri commerciali e spazi pubblici in generale a riservare uno spazio per il parcheggio delle biciclette; tuttavia, non essendo la legge stata regolamentata non possono essere emanate sanzioni per la mancata applicazione.

Il progetto CIDADE BICILETA
Prevede la creazione, entro il 2014 di 217km di piste ciclabili a Salvador; naturalmente, come tutte le buone intenzioni politiche, è già stato abbassato a 19 km (nel centro e intorno allo stadio di calcio)!
Una delle ragioni è che il bando del 4 agosto di quest'anno per l'assegnazione della costruzione di piste ciclabili è andato deserto: veniva offerto alle imprese di costruzione 10 mila reais al chilometro, quando a Porto Alegre, per la medesima iniziativa, sono stati offerti 50 mila Reais al chilometro.
Forse perchè le biciclette non pagano tasse, non hanno bisogno di finanziamenti, nè di carburante e di assicurazioni? 


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